semplice “folle” gesto, di quelli che ti strappano inaspettatamente un sorriso. E l’associazione Sport2Build ha deciso di intraprendere questa strada per “arrivare” agli occhi di più persone possibili. CRAZY FOR ZAMBIA, l'iniziativa benefica per cui tantissime persone da tutto il mondo stanno inviando via facebook una fotografia in bianco e nero con una pentola in testa. Un gesto “folle” per far conoscere l’associazione ed i suoi progetti
Un gesto folle, ma semplice come lo è il concetto che è alla
base di Sport2Build ossia: lo sport non è fine a se stesso ma è un eccellente
strumento di educazione e sviluppo. Ed è proprio dalla passione per lo sport di
Matteo Sametti e Serena Borsani che nel 2010 nasce in Zambia Sport2Build Onlus.
Ma è già dal 2006 che i due fondatori iniziano ad organizzare in terra africana
varie corse podistiche coinvolgendo sempre più partecipanti fino a raggiungere
medie di 500 giovani dai 6 ai 40 anni. Due circuiti annuali chiamati “Never
give up!
Non mollare mai!” che diventano un appuntamento fisso nella comunità
di Kafue. La corsa si trasforma in momento di aggregazione, competizione,
divertimento, con ristoro assicurato per tutti, a volte unico pasto della
giornata.
Perché è vero quello che sostiene Serena: “Per sua natura lo
sport è partecipazione, inclusione e cittadinanza; esso unisce gli individui e
le comunità. Lo sport fornisce la possibilità di apprendere la disciplina,
consolida la fiducia in se stessi, sviluppa l’attitudine al comando e insegna
inoltre valori fondamentali come la tolleranza, la cooperazione e il rispetto e
nello stesso tempo la cultura della fatica e la capacità di gestire sia le
vittorie che le sconfitte".
Nel 2009 viene introdotto anche il calcio, e qui avviene
l’esplosione dei partecipanti, quasi 2000. Agli allenamenti e soprattutto
durante le finali delle partite, vengono introdotti messaggi sociali, dalla
promozione dell’AIDS all’importanza dell’educazione, dal rispetto per
l’ambiente al rispetto per sé e per gli altri.
Ultimo progetto in cantiere è la costruzione di una
innovativa scuola in Zambia che assocerà lezioni in classe a sport, arte,
danza, attività manuali e un nuovo approccio che darà la possibilità ai bambini
di apprendere seguendo il proprio ritmo, soprattutto ai bambini più emarginati
per povertà e discriminazione.
E tutto questo è realizzabile anche attraverso semplici
gesti “folli” come quello di una vecchia pentola sulla testa.
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